In particolare le radiazioni sono
quelle che ricadono nell’interno dell’intervallo di lunghezze
d’onda dell’ultravioletto (UV) ossia tra i 100 e i 400 nm (1
nm=10-9 m).
Queste radiazioni avendo lunghezza
d’onda molto bassa posseggono una grande quantità di energia
(ricordiamo che le radiazioni seguono la legge E=hv dove
v=frequenza=1/lunghezza d’onda) e per questa proprietà sono in
grado di penetrare più o meno profondamente all’interno del nostro
corpo.
In particolare i raggi della
“famiglia UV” sono suddivisi in tre sottocategorie:
U.V-A (98%) : lunghezza
d'onda: 320 - 400 nm
Gli U.V-A, hanno effetti ottimi sull'abbronzatura (anche
se inferiori agli U.V-B) e moderati sul danneggiamento cutaneo.
Vista la loro elevata lunghezza d'onda sono tuttavia in
grado di penetrare in profondità nel derma distruggendo capillari,
collagene
ed elastina, provocando eritemi e danneggiando la pelle.
UV-B (2%) :
lunghezza d'onda: 280 - 320 nm
I raggi U.V-B, hanno una capacità di penetrazione
inferiore e non riescono a superare le strutture più superficiali
della pelle. Gli effetti deleteri sono comunque importanti poiché i
raggi U.V-B sono in grado di alterare il materiale genetico contenuto
nel DNA aumentando il rischio di comparsa di tumori cutanei.
La radiazione UV-B è molto più efficace della
radiazione UV-A nel provocare l'eritema.
U.V-C: lunghezza d'onda: 100
- 280 nm
I raggi UV-C sono particolarmente dannosi per la salute
ma vengono trattenuti dalla fascia di ozono e per questo non hanno
effetti particolari sulla pelle.
Il rischio di esposizione a questi raggi aumenta in alta
quota.
Altre proprietà dei raggi ultravioletti sono sfruttate
per utilizzi più o meno importanti nella vita quotidiana:
- Lampadine e tubi a fluorescenza: sfruttano la capacità del mercurio a bassa pressione di assorbire l’UV e riemetterlo come radiazioni visibili generando così i colori che noi percepiamo.
- Lampade UV: simili alle prime (solo che mancano dello stato di conversione in luce visibile) trovano utilizzo in analisi di minerali, rocce, gemme e vari di tipi di oggetti da collezione poichè molti materiali costitutivi di questi oggetti reagiscono all’interazione con queste radiazioni generando fenomeni di fluorescenza. Coloranti fluorescenti sono usati in biochimica e sono in dotazione alla polizia scientifica per identificare fluidi corporei o altre sostanze durante le indagini. Alcune proteine, presentano anch’esse lo stesso fenomeno e vengono utilizzate come “marker” in genetica: es. la Green Fluorescent Protein (GFP).
- Strumenti di potabilizzazione l’acqua, sterilizzare ambienti e strumenti utilizzati in ambiti biologici o ospedalieri I raggi ultravioletti infatti Sono in grado di uccidere quasi tutti i virus ed i batteri. La radiazione ultravioletta germicida, infatti, è una radiazione compresa in una banda di lunghezze d'onda in grado di distruggere batteri, virus e altri microorganismi, modificandone il DNA o l'RNA impedendone quindi la riproduzione. Questo principio permette la disinfezione dell'acqua e dell'aria. L’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) ha calcolato che la potabilizzazione dell'acqua con i raggi UV costa 2 centesimi di dollaro per 1000 litri di acqua.
- Nel processo di produzione dei microprocessori e in alcuni processi di litografia.
- Infine vengono utilizzati nell’ambito della spettroscopia di assorbimento molecolare UV-visibile come processo di analisi particolarmente diffuso in chimica analitica.
Proprio a causa dell’alto contenuto energetico contenuto in questo tipo di radiazioni è consigliabile utilizzare protezioni
per gli occhi quando si lavora con la luce ultravioletta, specie se
di corta lunghezza d'onda. I normali occhiali forniscono una leggera
protezione.
Marco Di Paola
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